Siamo nel profondo Nord e a Cuno e Aia piaceva ascoltare le storie che raccontava il loro papà, una in particolare, quella di una misteriosa gigantesca balena che tanto tempo fa si aggirava in quelle acque. Il padre riferiva loro di averla vista una volta quando aveva più o meno la loro età, ma che nessuno la vedeva da molto tempo e non si sapeva più niente di lei. Ovviamente, tutto ciò accese la curiosità dei due bambini, che da quel momento tennero gli occhi fissi sull’oceano di fronte a loro alla ricerca di qualche segno della balena. Cuno prese la questione molto seriamente, se era tutto vero era impossibile che nessuno l’avesse più vista. Anche Aia avrebbe voluto aiutare il fratello nelle ricerche ma Cuno preferiva fare da solo.
Un giorno Cuno prese il kayak di suo padre e si mise a perlustrare la baia. Nel silenzio, Cuno sentiva solo il ritmo dei suoi remi sull’acqua, quando ecco che all’improvviso dal fondo del kayak saltò fuori sua sorella. Da quel momento addio silenzio! Aia era troppo eccitata per stare zitta e Cuno aveva paura che ciò avrebbe interferito col successo della sua missione. Quando il ghiaccio si fece troppo spesso i due bambini scesero a terra e Aia se ne andò un po’ in giro ma, improvvisamente, la lastra di ghiaccio in cui si trovava cedette scivolando lontano. Cuno impaurito e preoccupato osservava la sorella allontanarsi nel mare blu e cercava di raggiungerla a bordo del kayak. A un certo punto la lastra iniziò a dondolare e Cuno pensò che la sorella fosse spacciata. Aia guardò sotto la lastra, indovinate cosa vide?
Non vi svelo il finale, però tenete bene a mente, bambini, che per quanto possa essere fitto un mistero e grande la vostra volontà di risolverlo, è sempre meglio avere un partner durante un’impresa che lavorare da soli, in questo modo sarà più probabile ottenere un buon risultato. Adesso tuffatevi tra i meravigliosi blu delle illustrazioni, magari non da soli: perché non andate a chiamare i vostri fratelli o sorelle?