In principio Silver creò la Fattoria McKenzie. C'erano la gallina Marta, il cane Mosè, Enrico la talpa con la moglie Cesira… e Lupo Alberto, ma era uno dei tanti. Il fumetto infatti si chiamava Fattoria McKenzie.
Il nome, però, difficile da pronunciare non piaceva ad Alfredo Castelli, il caporedattore del Corriere dei ragazzi e futuro creatore di Martin Mystére. Così, senza dir niente a nessuno (in quella redazione giravano personaggi del calibro di Dino Buzzati, Gianni Rodari e Mino Milani), decide che il fumetto di Guido Silvestri (in arte Silver) si chiamerà Lupo Alberto.
I fumetti di Lupo Alberto compiono quarant'anni e vengono festeggiati con una mostra (fino al 21 settembre al Museo Luzzati di Genova) che in realtà è molto di più: tre mostre diverse diverse che gireranno l'Italia (Napoli, Milano, Firenze, Marostica, Roma e una decina di altre città).
Il successo di Lupo Alberto fu immediato già quattro decadi fa, tanto che la mostra racconta anche il lupo testimonial di mille campagne sociali, da Emergency a Telefono Azzurro.