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Vacanze (Orecchio Acerbo)

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BlexBolex, Vacanze, Orecchio Acerbo

Raccontare, provando a non fargli torto, Vacanze, il “romanzo senza parole” di BlexBolex uscito a gennaio per Orecchio Acerbo, non è per me compito semplice. Questo interessante progetto editoriale, fatto di 138 pagine che narrano una storia senza l’ausilio della parola, ha richiesto infatti un certo tempo per lasciarsi decifrare, depositando le proprie domande nelle profondità del mio immaginario.

Fin dai risguardi, BlexBolex stupisce introducendo con forza uno dei temi che accompagneranno il lettore lungo tutta la narrazione: quello del tempo. La doppia pagina rappresenta in effetti un grande orologio in cui, al posto dei numeri, figurano i protagonisti della storia, alternati ad animali ed elementi naturali. Quasi un invito a prestare attenzione a quello scorrere dei minuti e delle ore che segnerà tutta l’avventura estiva della piccola protagonista, sotto forma di un orologio che troneggia su molte delle pagine e che spesso presenta non due, ma 3 lancette (due nere, una fucsia).
Il tempo del dovere e quello del piacere, il tempo degli adulti e quello dei bambini, il tempo percepito e quello reale, si sa, coincidono raramente.

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O forse, semplicemente, l’orologio suggerisce che il continuo attardarsi della bambina costringe il nonno a un perpetuo ritardo, proprio quando bisogna correre da qualche parte! Alla stazione, per esempio, a prendere qualcuno…

Un’assurda invasione

Quello che potrebbe essere l’inizio di una bella amicizia estiva, però, assume immediatamente tratti surreali, poiché dal treno scende nientemeno che un piccolo elefante. La protagonista, per niente entusiasta, è meravigliosamente rappresentata da BlexBolex mentre fa di tutto per far capire al nuovo arrivato quanto la sua presenza sia indesiderata, giocandogli continui brutti tiri con grande e crudele soddisfazione. A poco servono i tentativi del nonno di riportare la pace: i due non vanno proprio d’accordo, e i gesti di rabbia della bambina hanno conseguenze disastrose per il nuovo ospite.

Un’imprevedibile svolta in queste vacanze ormai apparentemente rovinate avverrà, però, grazie a una festa paesana, una festa in maschera alla quale il nonno accompagna i suoi giovani ospiti. Da qui la bambina, finalmente sola davanti a un grande fuoco, partirà per un viaggio “stellare” che lascerà il lettore a bocca aperta, e con non poche domande a cui rispondere.

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I temi del tempo, dell’identità, della difesa dello spazio del sé, della fuga in un mondo altro dove, forse, si è maggiormente disposti all’incontro, sono tratteggiati in Vacanze con la straordinaria leggerezza di un autore che non intende esplicitare un messaggio né tantomeno trasmettere una morale. Ogni intuizione, ogni ricerca di senso sono invece, anche grazie all’assenza di parole, lasciate al lettore.

Le inconfondibili serigrafie di BlexBolex, meticolosamente seguite da lui fino alla fase di stampa, permettono infatti di scorgere nuovi particolari ad ogni lettura, oltre ad immergere chi legge in un clima quasi mitico di infanzia campestre, nella quale le avventure più straordinarie possono, da un momento all’altro, fare irruzione nella quotidianità.

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