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Un Vampiro? Sì ma è Edward Cullen!

Rieccomi negli Stati Uniti, dove tra l'altro si sta per festeggiare Halloween, per intervistare il protagonista di Twilight: Edward Cullen.
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Rieccomi negli Stati Uniti, dove tra l’altro si sta per festeggiare Halloween. Qui non si scherza, Halloween è una festa molto sentita e durante la quale si divertono tutti, grandi e piccini. Mi trovo nello stato di Washington, di preciso a Forks. Fa già freddo.

Michela mi aveva detto:

– Cara Laura stavolta non puoi lamentarti, ti ho fissato un intervista con il ragazzo più famoso del pianeta: Edward Cullen! –

Caspita se ero felice, finalmente un tipo interessante. Anche se … hmmm, quella Michela non mi convinceva con il suo entusiasmo.

Ok, intanto sono qui, davanti alla villa dei Cullen, isolata dal centro, in mezzo ad un piccolo bosco con pini ed abeti altissimi.

Sono in anticipo ed aspetto in macchina, l’appuntamento è al crepuscolo … sarà … !

Quando il primo pezzetto di sole comincia a nascondersi tra gli alberi suono il camp …. Oh mamma mia, da dove è spuntato? È già dietro di me, m’è preso un colpo!

– Salve – mi dice – Mi spiace se l’ho spaventata –

Mi tende una mano ghiacciata la cui stretta mi fa rabbrividire.

– Wow, che paura! Piacere di conoscerti Edward –

– D’accordo. Mi segua, andiamo nel living, le offro qualcosa di caldo –

Lo seguo dentro quella villa enorme e bellissima, finchè arriviamo in una enorme sala nella quale per fortuna c’è già il camino acceso. Mi ci piazzo subito davantii ed Edward mi porge un caffè bollente.

– Grazie. Dammi un momento ed iniziamo –

Mentre la mia temperatura corporea torna alla normalità, tolgo il giaccone, prendo i mei appunti, accendo il registratore ed inizio:

– Allora Edward, come va a scuola? –

– Molto bene, del resto sarà la centesima volta che frequento l’ultimo anno di liceo … –

– Già, bocciato eh? –

– Una specie – fa lui.

– Come mai hai scelto di fare l’attore? –

– Così, è capitato, ho fatto un provino e mi hanno preso –

– Ti piace essere divenuto una star? –

– A volte sì –

– Cosa fai nel tuo tempo libero? –

– Sto con i miei fratelli e cerco di tenerli a bada –

– Sono piccoli? –

– No, sono pericolosi –

– Delle pesti … immagino.Hai una ragazza? –

– Sì, si chiama Bella –

Ad un tratto sento dei passi provenire dalle scale che portano al piano superiore. Ne scende un uomo biondissimo e pallido insieme a due ragazzi, un maschio ed una femmina.

– Ti presento la mia famiglia, mio padre Carlisle, e i miei fratelli Emmett e Rosalie –

– Molto lieta – dico alzandomi dal sofà e andandogli incontro. Solo che Elmett, anzichè stringermi la mano me la sta annusando.

Io non so che fare e cosa pensare, finchè non interviene il padre dicendo:

– La prego di scusarlo, Elmett è un tipo originale, scherza sempre! –

Ridiamo tutti ma noto che tutti si stanno guardando con aria preoccupata, ma forse è solo una mia impressione.

Già che ci sono rivolgo qualche domanda a Carlisle:

– Allora Dr Cullen, è soddisfatto dei suoi figlioli? –

– Non posso lamentarmi – risponde sorridendo.

– Bene Edward, so che ti piace molto la musica … –

– Sì, mi aiuta a concentrarmi e a non pensare –

– A non pensare a cosa? –

– Ad una cosa che devo tenere lontano da me –

– Come sei misterioso – intanto Emmett mi gira intorno e mi fissa, Edward lo fulmina con lo sguardo.

– Parlami di Bella – chiedo mentre butto un occhio sul Dr Cullen che seppur palliduccio e proprio un bell’uomo.

– Ci siamo conosciuti a scuola, è dolcissima … –

Ad un tratto Emmett mi salta addosso, ma Edward con una velocità ed una prontezza incredibili, lo afferrà e lo sbatte, o dovrei dire lo lancia, contro la parete di fronte.

– Che succede? – urlo spaventata. (wow il Dr Cullen mi sta già tenendo la mano …)

– MI dispiace mio fratello ci mette sempre nei guai, non sa resistere –

– Resistere a cosa? – Una tale reazione non è certo dovuta al mio fascino, penso.

– Al sangue, Laura, al sangue. Non sai chi siamo, anzi cosa siamo? –

Aspettate un attimo, non è possibile … era troppo bello per essere vero …

– Tu non sei solo un attore famoso, vero? –

– Adesso Laura, sarebbe meglio per te che te ne andassi. Halloween è troppo vicino e per noi in questo periodo è più difficile tenere a bada il nostro istinto –

OH MAMMA MIA … mi sono cacciata in un covo di vampiri.

– Edward, per favore, accompagnami alla mia auto e tieni tuo fratello lontano da me –

– Non preoccuparti, andiamo –

Salgo in macchina, gli occhi di Edward malgrado sia già buio sembrano brillare.

– Addio Laura –

– Addio Edward –

Metto in moto e filo via.

Peccato però, quel dottore non era niente male! Adesso prendo il primo aereo e vado a strozzare Michela, glielo faccio vedere io Halloween!!!

 

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