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“Pronti… Splash” finiamo “In un mare di guai”

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È passato un po’  di tempo da quando Riccio Pasticcio è partito insieme a Riccio Molliccio per Campo Castagna con l’intenzione di diventare un vero Riccio Scout e, chissà, magari un po’ meno pasticcione!

A Campo Castagna lo attendevano nuovi amici (Riccia Salsiccia, Riccio Traliccio, Riccio Bisticcio…), ma anche Riccio Unticcio, assistente del Grande Riccio e questi ultimi due, piuttosto che badare a quel gruppetto di riccetti guastafeste, preferirebbero certamente stare sdraiati a prendere il sole o mangiare qualche buon manicaretto comodamente seduti in un ristorante…

Tutto il piccolo mondo intorno a Campo Castagna, l’abbiamo già conosciuto nel primo volume della serie Ricci Scout. Ma che cosa succede ora nelle Terre Selvagge?

L’obiettivo di Riccio Pasticcio è dei suoi amici è sempre lo stesso: la conquista dell’Aculeo d’Oro, ma la vittoria vorrebbe dire, per il Grande Riccio, dover organizzare per l’anno seguente le Riccioliadi, con tutte le scartoffie e la fatica che questo impegno comporta. Una fatica che si può ben evitare, soprattutto quando si ha la fortuna (o sfortuna?) di essere il capo di un gruppetto di ricci combinaguai come il suo.

mare_guai_ricciContinua così la serie Ricci Scout con due volumi Pronti… Splash e In un mare di guai (Salani), e continuano le avventure di Riccio Pasticcio e dei suoi amici. Riusciranno i ricci a costruire una diga sul Torrente Terrore per creare un laghetto e fare stare così al fresco il Grande Riccio?

Riusciranno poi a ripulire l’arenile, classificando tutte le forme di vita che si trovano tra gli scogli e costruendo anche una torretta di salvataggio? L’impegno è sempre tanto, ma come mai alla fine il punteggio per la conquista dell’Aculeo d’Oro rimane sempre fermo sullo zero?

Confesso che ho un particolare debole per la serie Ricci Scout.

I motivi? È ben curata (molto ben curata), ha una particolare attenzione per la lingua (e qui i complimenti sono tutti per l’autore, Andrea Tullio Canobbio) mai piatta, mai banale, con giochi di parole e parole nuove tutte a misura di riccio, per le bellissime copertine e le illustrazioni di Alessandra Stanga, perché è divertente e quando scorgo il libro a casa o in libreria mi viene sempre da sorridere e da dire “Acciquercia!”

Un ottimo consiglio di lettura, per i bambini che vogliano leggere in autonomia (dai sette/otto anni) o per ridere insieme, magari poi pensando a come trasformarsi, mascherandosi nei modi più strambi, in Ricci Posticci.

Tra pochissimo, poi, arriva anche il quarto volume della serie: Oltre la barriera. Sarà la volta buona per l’Aculeo d’Oro?

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