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L’uovo per la contessa

Una storia sul valore della cortesia. Una piccola storia tenera. Anche se la protagonista è proprio un bel tipino!
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Questa è una storia d’amore piccolina. Questa è la storia di un’antipatica contessina, brontolona e sgarbata. Poi c’è un cuoco, aggraziato e gentile che fa di tutto per accontentare i capricci della sua padroncina. Infatti, la contessa ha una fissa per le uova, mangia solo quelle e sempre allo stesso modo, come solo il suo cuoco Oreste sa fare:

Deve essere un uovo cotto a puntino. Non troppo duro, non troppo mollo, con un pizzico di sale… esattamente la giusta quantità.

Ogni mattina, Oreste serve l’uovo alla contessa, con un colpetto di coltello solleva il cappuccetto dell’uovo e aggiunge un pizzico di sale. Peccato, però, che non abbia mai ricevuto un grazie dalla contessina, anzi, tutte le volte, veniva cacciato via a suon di insulti. Oreste, non è l’unica persona della casa a essere trattato a pesci in faccia dalla contessa, anche Clara, la governante, è di continuo tartassata dai dispetti e dalla scortesia della ragazza.

Un giorno, oltre al solito ovetto, Oreste lascia sul vassoio anche un biglietto, ma la contessa che fa? Lo butta via senza nemmeno leggerlo, dopo di che Oreste sparisce. L’indomani, infatti, la contessa si mette a tavola ma non arriva nessuno. Clara si mette a cercare il cuoco per tutta casa accompagnata dalle urla della giovane maleducata. Oreste non si trova, la pancia della contessa brontola sempre di più. E se ci provasse Clara a cuocerle un uovo? Non vi dico che tragedia, non assomigliava affatto all’uovo perfetto di Oreste. Forse allora potrebbe andare al ristorante? Blah… che schifo!

Intanto la contessa non dorme per colpa della fame e diventa sempre più furiosa e maleducata. Però, inizia a farsi delle domande: dov’è finito Oreste? Perché se n’è andato? Forse era stata troppo sgarbata? Quant’era bello quando c’era lui!

La governante, intanto, cerca di insegnarle le buone maniere, le insegna a dire “Grazie” e “Per favore” e, a furia di sentirselo dire, la contessa comincia a impararle.  E poi… bè… dopo un paio di giorni Oreste ritorna e si svela l’intrigo che ovviamente non voglio rovinarvi. Ma, al suo ritorno, Oreste troverà una contessa più gentile, la ragazza, infatti, ha imparato la lezione,  capendo che niente le è dovuto, soprattutto l’amore.

L’uovo per la contessa di Tanneke Wigersma e Linde Faas,  I narratori a colori, Sinnos.

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