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La figlia di Odino, Siri Pettersen (Multiplayer Edizioni)

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Autore: Siri Pettersen
Titolo: La figlia di Odino
Serie: Raven Rings #1
Prezzo: 21.00
EAN: 9788863554120
Editore: Multiplayer Edizioni
Genere: Fantasy
Formato: Copertina rigida
Lingua: Italiano
Data di pubblicazione: 08/06/2017
Acquista su: Multiplayer

Trama

La figlia di Odino è un originale fantasy basato sulle tradizioni nordiche. È un’epica resa dei conti con la paura dell’ignoto, la fede cieca e il diritto e la volontà di comandare. Questo è il primo di tre romanzi su Hirka, che formano il ciclo Raven Rings. Nella serie Raven Rings i classici elementi della letteratura fantasy vengono reinventati. Non troverete profezie, dragoni o spade magiche. Certamente c’è la magia ma questa parola non compare mai nei testi. La protagonista è piena di risorse, vive emarginata e come una selvaggia al nord. Non è una “prescelta” e non ha poteri speciali. In realtà, ciò che la distingue dagli altri è proprio questa mancanza di capacità soprannaturali che invece gli altri posseggono.

Immagina di essere privo di qualcosa di cui tutti gli altri dispongono. Qualcosa che rappresenta la prova della tua appartenenza a questo mondo. Qualcosa di talmente vitale, che senza di esso sei una nullità. Una piaga. Una leggenda. Un essere umano.

Hirka, che ha quindici inverni, all’improvviso apprende di essere una figlia di Odino, una creatura putrida e senza la coda, proveniente da un altro mondo. È disprezzata, odiata e scacciata da tutti. Non riesce più a trovare una propria identità, e qualcuno la vuole eliminare affinché tutto ciò rimanga un segreto. Ma ci sono cose ben peggiori degli esseri umani e Hirka non è l’unica creatura ad essersi introdotta attraverso i portali…

Recensione

Un YA che si ispira alle leggende del Nord; Hirka ha 15 anni, capelli color sangue e coraggio da vendere. Suo padre cura le persone con le erbe e lei lo ha sempre aiutato, spostandosi di villaggio in villaggio, senza una meta precisa. Ora si trovano a Erveloa da qualche anno, ma nonostante abbiano aiutato molte persone, la gente tende a tenerli a distanza: Hirka sa che è colpa sua. È diversa da tutti gli altri, infatti non ha la coda: suo padre le ha raccontato che da neonata i lupi gliel’hanno mangiata. Ecco perché ha una lunga cicatrice sulla schiena. Chi non ha la coda, secondo le leggende, è un figlio di Odino, un essere pericoloso che va tenuto a distanza. Ma non c’è solo questo: Hirka non ha il Dono, una capacità che hanno tutti a Ymlandia, una sorta di connessione profonda con la Natura e la terra, controllata dalla divinità massima, il Veggente, un corvo misterioso al quale tutti s’inchinano.

Hirka è consapevole di non riuscire a connettersi con la terra, ha paura di essere “marciume”, esseri mostruosi e corrotti che possono causare epidemie mortali negli esseri umani, consumandoli e distruggendoli. Ora, alla soglia dei 16 anni, Hirka sa che dovrà affrontare il Rito, una cerimonia di passaggio durante la quale, alla presenza del Consiglio (le dodici famiglie più importanti che governano Ymlandia) e del Veggente dovrà dimostrare la sua connessione col Dono. Hirka sa che fallirà, per questo si rivolge al suo amico d’infanzia Rime, bello e coraggioso, che possiede capacità superiori alla media degli uomini ed è l’unico a non guardarla con sospetto e disgusto.

Il sodalizio che s’instaura fra i due è quanto di più bello e profondo raccontato dall’autrice: due ragazzi che hanno enormi capacità e profondissimi segreti, immenso amore e altrettante immense paure, due giovani ragazzi che stanno per affrontare eventi inimmaginabili e molto più grandi di loro. Anche Rime, infatti, nasconde un segreto: è erede di una delle più importanti famiglie del Consiglio, ma non ha alcuna intenzione di seguire le orme di sua nonna Ilume, potentissima e fredda come ghiaccio. Rime desidera distinguersi, scegliere, allontanarsi, le sue decisioni lo porteranno lontano dal Consiglio e vicino a Hirka: il rapporto fra i due diventerà sempre più importante e profondo.

E poi c’è Urd, figlio di uno dei membri del Consiglio appena morto, che entra a far parte della cerchia dei potenti: è assetato di potere, spietato e dalla lingua affilata, un personaggio che mi è piaciuto moltissimo, nonostante le sue crudeltà. Rappresenta ciò che il potere può fare a chi non pone un freno alle sue ambizioni: il corpo di Urd porta i segni di ciò che ha osato fare, immergendosi nella magia oscura. La sua strada è inevitabilmente connessa con quella di Hirka e Rime.

Queste sono le premesse di una storia avvincente, complessa, piena di misteri, colpi di scena, atti eroici, crudeltà e, ovviamente, amore. Il ritmo è sempre sostenuto, non ci sono momenti di noia, ogni personaggio, con le sue complessità, si fa amare, anche il più oscuro. La scrittura di Siri Pettersen è fluida e mai noiosa, ricca di dialoghi, pensieri, metafore che rendono il racconto pieno di sfumature. Il mondo costruito dall’autrice è credibile e stratificato: non vedo l’ora di leggere i seguiti!

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