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Il pescatore soddisfatto

I genitori-scrittori di oggi, proprio come tutti gli altri, fanno i conti con la crisi: ecco come un papà scrittore ne parla a sua figlia
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Una favola per bambini dagli 8 anni in su… per riflettere sulla crisi, senza che loro se ne accorgano

(o invece sì?).

Ispiratore: il Premio Nobel per la letteratura Heinrich Böll.

 

Un giorno, in vacanza al mare, un signore molto sveglio vide poco distante dalla riva un pescatore che se ne stava tranquillo, steso nella sua barca, a prendere il sole e a farsi cullare dolcemente dalle onde.

Il signore molto sveglio chiamò il pescatore e lo fece levare in piedi.

– Ehi, voi! Come potete starvene così inattivo in un giorno così bello e con il mare così calmo?

– Mi riposo! – rispose il pescatore, comunque gentile.

– Ma non potete riposare! Dovete subito uscire al largo, pescare, prendere del pesce e andare a venderlo al mercato!

– Ma l’ho già fatto – riprese il pescatore, mantenendo la calma. – Mi sono alzato molto presto, ho pescato e ho venduto un po’ di pesce al mercato. Ora ho tutto il giorno per starmene tranquillo.

Invece di essere soddisfatto della risposta, il signore molto sveglio si agitò ancora di più.

– E non capite che potete uscire di nuovo, prendere altro pesce e venderne ancora prima di sera?

– E perché dovrei farlo? – disse il pescatore. – Quello che ho venduto stamattina mi ha già fatto guadagnare ciò di cui ho bisogno…

– Ma guadagnando di più potrete accumulare dei soldi, invece che starvene qui pigro.

– E che me ne farei?

– Una volta raccolti tanti soldi potreste comprarvi una barca più grande.

– E con quella?

– Con quella prendereste più pesce ancora, e mettereste via altri soldi.

Il pescatore non capiva dove l’atro volesse andare a parare.

– E poi?

– E poi arrivereste ad avere tanti soldi da poter prendere due barche: una per voi e una per un vostro socio. E insieme, sotto la vostra direzione, prendereste tanto pesce da venderlo in questa città e anche in una città vicina.

Il pescatore era sempre più impressionato da quei ragionamenti.

– Così guadagnerei ancora di più, capisco. Ma… a che scopo?

– Non capite ancora? – Domandò il signore sveglio. – Quando venderete pesce in molte città farete tanti soldi da comprare dieci, cento barche. E poi comprerete un sottomarino, in modo da avvistare i branchi di pesce sotto il mare e guidare da lì i vostri pescherecci. Poi comprerete un elicottero, sempre per avvistare i branchi di pesce e studiare le correnti marine e…

Ormai il signore sveglio e in vacanza non si fermava più. Il pescatore lasciò che andasse avanti a descrivere un grande impero di pesca industriale: navi e navi con il nome del pescatore, una fabbrica per la conservazione del pesce (sempre con il suo nome), soldi e ancora soldi.

Quando il progetto del signore sveglio fu tutto sviluppato, il pescatore seppe insomma che in pochi anni avrebbe potuto diventare molto, molto ricco.

– E allora cosa farò? – chiese infine, grattandosi la testa perplesso.

– Allora – concluse contento il signore sveglio – metterete tutti i vostri soldi in banca e potrete riposarvi sicuro e soddisfatto.

A questa conclusione il volto del pescatore si illuminò.

– Bene! – esclamò rassicurato, tornando a stendersi tutto beato sulla sua barca. – Allora è quello che sto già facendo!

E ancora oggi, passando di là, dopo le dieci di mattina la gente può vedere un pescatore sereno e placido, che si lascia baciare dal sole e cullare dalle onde, come un Pascià.

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