Moony Witcher, Il lungo viaggio di Garry Hop, Giunti
Possiedo i primi quattro volumi della serie di Nina, la bambina della Sesta Luna ma non ho avuto ancora il tempo di leggerli, perciò la mia conoscenza di una delle autrici italiane per ragazzi più famose è avvenuta non attraverso la sua opera più nota, ma tramite la sua ultima storia e devo dire che non mi è affatto dispiaciuto!
La storia inizia mentre il mondo è nel caos: Bessia e Karan sono in guerra per il possesso della magica isola di Hunnia, gli abitanti delle rispettive città si odiano profondamente e, in questa situazione tragica, la vita del giovane Garry Hop è segnata dalla morte del padre e dalla terribile malattia della madre, la cui salvezza risiede unicamente nella sapienza del vecchio sciamano Bandeo Gropius, che vive proprio nell’ isola di Hunnia. Garry è disposto a tutto pur di salvare sua madre, anche a gettarsi in un viaggio che lo condurrà nel cuore della guerra e che cambierà per sempre la sua vita, segnandone la crescita e l’introduzione nel mondo adulto.
Di fondamentale importanza è l’incontro con Alina, una ragazza che, guarda caso, fa parte della fazione opposta a quella di Garry: sulla carta è un nemico da combattere e odiare, ma il fantastico viaggio che intraprenderanno assieme li porterà a sbriciolare il muro di pregiudizi entro cui sono entrambi cresciuti e a diventare amici.
Un romanzo contro la guerra, che sottolinea il valore della pace, del dialogo e della conoscenza come strumento contro i pregiudizi, l’ignoranza e l’avidità. Moony Witcher porta, sapientemente, i suoi lettori in un viaggio fantastico, fatto di luoghi meravigliosi devastati dall’incomprensione degli uomini, dalla loro sciocca sete di potere, in cui l’amicizia tra due ragazzi coraggiosi diventa il simbolo di tutto quello per cui vale la pena lottare e vivere.