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Crescere dall’altra parte del mondo… quanto s’impara!

Greta e Federico Matisse vivono in Nuova Zelanda da sette mesi. La Sardegna non gli manca neanche un po'. A Wellington hanno imparato a essere cittadini del mondo.
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Greta e Federico Matisse Pinna sono due bambini molto in gamba. Sono nati in Sardegna, hanno 6 e 11 anni, ma da sette mesi vivono a Wellinghton, la capitale della Nuova Zelanda. I genitori hanno deciso di lasciare Cagliari e trasferirsi dall’altra parte del mondo per ragioni di lavoro. Greta e Federico si trovano benissimo, soprattutto fanno esperienze molto diverse dai loro coetanei sardi. Per esempio, a scuola lavano i piatti, studiano e praticano le virtù, vanno a trovare gli anziani e aiutano i bambini più piccoli a fare i compiti.

piccoli giornalisti della Carlo Felice li hanno intervistati, via Facebook, e hanno scoperto un mondo assolutamente nuovo e sorprendente…

I piccoli giornalisti della Carlo Felice

(Riccardo Floris, Francesco e Caterina Cannas, Schirru Tommaso, Giulia Galano, Baby Atienza, Francesco e Federico Carta,  Vitor Bachis e Annalisa Barbon, Giulia Boi e Vacca Sergio, Michele Mereu, Camba Ludovica, Giorgia Fontanarosa, Simone Piga e Grazia Porcu)

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La Nuova Zelanda è un posto bello per viverci?

La N.Z. è molto bella per viverci, c’è molto verde ed è tranquilla.

Vi trovate bene?

Ci troviamo benissimo.

E’ stato difficile ambientarsi?

Siamo ancora in fase di assestamento, ma non è difficile ambientarsi perché è un posto molto bello dove c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno.

Vi divertite molto?

Stiamo bene e facciamo cose diverse da quelle che facevamo in Italia per via dei paesaggi che sono molto diversi. Facciamo molte passeggiate in montagna, gite nei boschi e altro ancora.

A guardare la cartina ci sono molti laghi

Ci sono vari laghi molto belli, assomigliano a quelli del Canada.

 Che cosa avete visto della N.Z.?

Abbiamo visto i paesaggi, le foche, i delfini e le balene.

Da ciò che scrivete sul vostro profilo Facebook, sappiamo che fate i pigiama party a scuola! E’ fantastico. Come funzionano?

Ogni tre mesi la scuola organizza il pigiama party per i bambini più piccoli con l’intenzione di farli interagire e fare in modo che si conoscano meglio. Le maestre leggono delle storie, li fanno giocare, cenare e poi li mettono a letto. L’indomani la scuola organizza l’incontro anche con i genitori per facilitare l’integrazione dell’intera famiglia.

E’ vero che i bambini lavano i piatti a scuola? E sono tanti?

Si, è vero! Le classi del settimo e ottavo anno, che corrispondono alle nostre seconda e terza media vengono molto responsabilizzati, perciò ogni settimana tre bambini, a turno, lavano i piatti, danno una mano in biblioteca  a prestare i libri ai bambini più piccoli e inoltre, aiutano a sistemare ogni giorno gli attrezzi che vengono utilizzati in palestra.

Che cosa mangiano i bambini in N.Z.?

Il cibo è vario, si mangia il cibo giapponese, il cinese, l’indiano, il cibo normale europeo, per via del fatto che la popolazione è mista.

Si fanno i compiti in N.Z.?

Si, i compiti si fanno, anche se gli argomenti trattati sono molto differenti da quelli che si usa insegnare nelle scuole italiane.

Diciamo che tutta la teoria è sempre accompagnata dalla pratica.

E’ vero che tra i compiti per la scuola c’è quello di far visita agli anziani? E vi piace?

E’ vero! Sempre i bambini del settimo e ottavo anno vanno una volta al mese nei pensionati per parlare con gli anziani, per giocare con loro e interagire. In questo modo impariamo a essere responsabili e socialmente utili. Impariamo a vedere che gli anziani sono parte integrante della società.

A scuola usate una divisa?

In genere usiamo le divise, ma in alcune scuole la direttrice sceglie anche di non usarle. Mentre nei licei la divisa è obbligatoria.

E’ bello andare a scuola in N.Z.?

E’ molto bello e piacevole per le varie attività che si fanno. Per esempio, il laboratorio di tecnologia, di cucina, di teatro, d’orchestra, di studio delle altre lingue come il cinese, giapponese, e così via.

E’ vero che in N.Z. si camminaimages scalzi per le vie delle città? Se è così, i piedi vi fanno male a fine giornata?

E’ vero! Le strade sono pulitissime e i kiwi camminano spesso calzi perché per loro è un modo di vivere liberi. Camminare scalzi non fa assolutamente stancare, ma anzi ci si sente più rilassati a fine giornata.

E’ divertente fare i bambini vigili? Vi pagano per farlo?

E’ più che divertente, fin da piccoli si impara a fare i lavori socialmente utili per la comunità e si impara anche che in macchina bisogna andare piano. Nessuno viene pagato per farlo. Ci si offre volontari.

Com’è questa cosa delle virtù da studiare?

Le virtu’ non si studiano, si imparano giorno per giorno. Con esempi pratici, esempio la lealtà, l’amicizia, il rispetto per gli altri, l’amore, la giustizia, la cortesia,e molte altre. Qui sono cose che si vedono tutti i giorni e a scuola le rendono più evidenti. Andare a trovare gli anziani è amore…! E cosi via!

Ma poi le mettete in pratica le virtù?

Le virtu’ i kiwi le mettono in pratica fin da piccoli perché sono una comunità molto unita, sono tutti gentili, ti aiutano ad integrarti quando sei nuovo.

Che cosa vi manca della Sardegna?

Ci manca il prosciutto crudo, il pecorino e il maialetto.

Se poteste scegliere, preferireste vivere in Sardegna o a Wellington?

Preferiremmo vivere qui, dove siamo ora.

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