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Chiedimi cosa mi piace

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Chiedimi cosa mi piaceBernard Waber (illustrazioni di Suzy Lee), Terre di Mezzo Editore

 

Questa storia comincia nelle pagine che, quasi sempre, sfogliamo veloci: già nei risvolti di copertina, infatti, conosciamo i due protagonisti di Chiedimi cosa mi piace: un padre e una bambina. Si stanno preparando per uscire, lei giacchetta rossa e capelli neri; lui con cappellino e scarpe azzurre, colore che sarà ripreso per le sue battute nel dialogo (mentre il testo delle battute della figlia sarà il nero). Anche se deve ancora infilarsi la giacchetta, è la piccola a spingere in avanti l’azione, la vediamo, nel frontespizio, superare con un balzo i gradini d’ingresso di casa mentre il padre è ancora intento nell’allacciarsi le scarpe.

Dalle pagine successive, saranno i colori caldi dell’autunno, il rosso e il giallo, a predominare nel racconto.

Siamo in un grande parco e qui comincia un dialogo, tenero, quotidiano quanto pieno di piccole sorprese, tra una bimba vivace e un papà attento.

La bambina è un piccolo vulcano di energia, è lei a guidare la giornata e il dialogo, a volte è lei stessa a suggerire le domande che vuole le siano rivolte. Il padre è sempre lì accanto, a volte le lascia lo spazio per una corsa o un salto, a volte si abbassa per seguire, dalla stessa altezza, il volo delle farfalle sui fiori, il suo sguardo segue sempre la direzione indicata dalla sua piccola ed è pronto all’occorrenza a prenderla in braccio o a portarla sulle spalle mentre gusta un gelato.

Il titolo originale dell’albo, Ask me (Chiedimi), raccoglie in maniera più completa tutte le richieste del dialogo padre/figlia, in una giornata allo stesso tempo comune e speciale.

La bellezza di quest’albo è dovuta al perfetto incontro di testi e illustrazioni. Bernard Waber riesce a trasmettere la naturalezza e la freschezza della voce dell’infanzia, con i suoi accostamenti improvvisi e inaspettati, con l’affermazione dei propri gusti e della propria autonomia così come del bisogno di sentirsi (comunque) sempre al sicuro grazie a un abbraccio o a un ripetuto bacio della buona notte. Suzy Lee, autrice e illustratrice coreana tra le più amate, sfrutta al meglio la doppia pagina dell’albo illustrato (anche, come abbiamo visto, aprendo la narrazione lì dove di solito il libro ha spazio solo per colophon e titolo), i colori dell’autunno sembrano tracciare come dei sassolini il filo della storia, anche se note di azzurro irrompono, come l’acqua di una fontana, per dare freschezza alla scena e ci riportano inevitabilmente (così come le fattezze della protagonista) al celebre L’onda.

Un albo che con la sua semplicità e leggerezza – che nascondono una grande maestria dell’autore e dell’illustratrice – colpisce e fa innamorare al primo sguardo.

 

 

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