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Sogni rosa con Chichibio e la gru

Boccaccio era un birichino geniale, proprio come Brunetta! Ecco la fiaba di Chichibio e la Gru, perfetta per sogni in rosa, come le gru!
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photo credit: Nico Damato su  http://www.fotocommunity.itf

Nella foto  vedete che anche le gru fanno la  nanna, proprio come racconta Boccaccio!

Nel Decameron di Giovanni Boccaccio c’è una storiella davvero deliziosa, che mi ricorda i pranzetti di quand’ero bambina, è quella di Chichibio e la gru.

Viveva a Firenze un nobile signore chiamato Corrado. Un giorno durante una battuta di caccia prese una gru e decise di affidarla al suo cuoco di fiducia, il veneziano Chichibio, perché la cucinasse per cena.

Il cuoco si mise subito ai fornelli per accontentare il suo nobile padrone. Pian pianino, per tutto il quartiere, si diffuse un odorino prelibato che attirò l’appetito di Brunetta, la ragazza di cui Chichibio era innamorato. Sicchè Brunetta raggiunse la cucina del palazzo e pregò Chichibio di concederle una coscia dello squisito pennuto.

Chichibio rifiutò parecchie volte la richiesta della bella Brunetta, ma, la giovane era molto furba, sapeva di piacere al cuoco, così gli disse che se non le avesse concesso ciò che chiedeva non l’avrebbe più guardato.

Il povero cuoco non voleva far un torto al suo buon padrone ma non voleva nemmeno perdere i favori di Brunetta, allora cedette e le servì la coscia.

Quando arrivò l’ora di cena il cuoco portò in tavola la gru alla quale mancava una coscia. Messere Corrado se ne accorse e chiese spiegazioni a Chichibio il quale rispose meravigliandosi del fatto che il suo signore ignorasse che le gru hanno una sola zampa e che l’indomani lo avrebbe portato al lago per dimostrarglielo. Corrado decise di assecondare il cuoco, così l’indomani si recarono insieme al lago. Lì c’erano decine di gru, tutte appoggiate su una zampa sola. Chichibio credeva di aver preso per il naso il suo padrone, ma, all’improvviso, Corrado, battè forte le mani e le gru volarono via mostrando anche l’altra zampa. Corrado si voltò verso Chichibio pensando di averlo finalmente zittito, ma il cuoco, oltre ad essere bravo ai fornelli era anche un formidabile chiacchierone e non si diede ancora per vinto. Disse a Corrado che se avesse battuto le mani la sera prima davanti alla gru che gli aveva servito, anche a quella sarebbe spuntata l’altra zampa.

Questa risposta piacque così tanto a Corrado che decise di perdonare il cuoco dalla lingua lunga.

Non c’è titolo nobiliare che tenga di fronte al potere della parola, capito bambini?

 

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