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Intervista a Spazio, la rivista che parla ai bambini e fa pensare gli adulti

Intervista a Elisa Massoni, che con Stefano Cardini e Federica Pascotto "fa" SPAZIO, la rivista che parla ai bambini attraverso un linguaggio "da bambini".

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Abbiamo intervistato Elisa Massoni, che insieme a Stefano Cardini e Federica Pascotto "fa" SPAZIO, la rivista creata per parlare ai bambini attraverso un linguaggio "da bambini".
Spazio è un bimestrale pensato e fatto da persone convinte che bambini e adulti possono parlare con lo stesso linguaggio. Artisti, grafici, illustratori, inventori di storie, scrittori. Per esplorare ogni volta un nuovo tema.

Come è nata l'idea di creare SPAZIO?

Un paio d'anni fa' io e Stefano Cardini, insieme a Margherita Pincioni, stavamo lavorando al "restauro" di una free press sul design. Stefano buttò lì l'idea: "Sarebbe bello fare una free press per bambini!"
Annuimmo vigorosamente, dopodiché ognuno di noi diventò genitore per la prima, la seconda o la terza volta. A gennaio di quest'anno ho ripreso in mano la cosa, ho buttato giù un progetto e Stefano mi ha confermato di volerci essere. Poi si è aggiunta Federica Pascotto. Ad Aprile è uscito il primo numero. Di base abbiamo cercato di fare una cosa che piacesse a noi, qualcosa da leggere ai nostri figli. Per fortuna è piaciuto a moltissime altre persone…

Quali obiettivi si pone?

Ci sembra importante parlare ai bambini del mondo, con le sue complessità, le difficoltà. Ma anche i grandi slanci, la passione. Le diverse culture e le suggestioni che si trovano a ogni angolo… In sostanza vorremmo che bambini e adulti si ricordassero che là fuori non è poi così male e che c'è un modo di parlare che è comune sia ai grandi che ai piccoli.

La rivista si differenzia molto dai classici giornaletti da edicola dedicati ai bambini.
Che tipo di riscontro avete avuto?

Abbiamo avuto moltissime dimostrazioni di stima da parte dei lettori. Si dice così? Siamo molto tronfi e soddisfatti, abbiamo collaborazione e complimenti anche da chi si occupa di infanzia da decenni. Ma francamente siamo anche molto stupiti: evidentemente abbiamo trovato un linguaggio di cui molti sentivano il bisogno.
Poi ovviamente c'è anche qualcuno che non apprezza: ci hanno anche accusato di istigare al maschilismo… Ma, insomma, a me sembra un buon segno avere anche un po' di contraddittorio…

Quali sono i temi affrontati?

Ogni numero è monografico e viene declinato in vari modi. Una lunga storia, ma anche una pagina che invita a scoprire il piacere di vivere in grandi città, un'intervista a un esperto "tradotta" a misura di bimbo e infine una storia per bimbi che non leggono e per una pagina per approfondire temi poco affrontati. "Quelli che cambiano il mondo" era il tema del primo numero. Il secondo era intitola "Il Corpo". A giorni uscirà il terzo, dedicato alla "Musica".

I contenuti e le illustrazioni della rivista sono molto interessanti e notevoli.
Quali sono i professionisti che ci lavorano?

Chiediamo ogni volta a persone diverse di aiutarci. Cerchiamo di trovare chi ha davvero delle cose da dire su un tema specifico. Ad esempio, per "Il Corpo" abbiamo chiesto al fotografo Maki Galimberti di lavorare con noi per poter essere certi di parlare di un argomento delicato utilizzando immagini rispettose, veritiere e piene di vita. L'abbiamo chiesto a Maki Galimberti perché è un ritrattista eccezionale, un fotografo che normalmente lavora per le più importanti testate italiane. Ha accettato con entusiasmo, come tutti gli altri. Il prossimo numero, quello sulla musica, sarà in parte scritto da Francesco Montemurro, che scrive i testi per gli spettacoli di Crescendo in Musica de laVerdi di Milano. Un autore che secondo me ha una grandissima capacità di comunicare ai bambini con delicatezza e grazia.  

Sarebbe bello che un domani SPAZIO possa essere distribuito in modo più ampio.
Avete progetti a riguardo?

Spazio è distribuito attualmente in 8.000 copie nelle città più importanti di tutta Italia, attraverso i negozi Città del Sole, laFeltrinelli e i bookshop dei musei. Più di così significa andare in edicola e questo va contro l'idea della gratuità della rivista!

Il sito della rivista è: http://www.spaziomag.it/

 

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