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Vite da cani, vita de Il Cane

Colui che ha coniato l'espressione "vita da cani" non aveva certo visto molti film Disney. Il Cane sì che ha avuto una vita da cani!

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Una cosa è certa: colui che ha coniato l'espressione "vita da cani" non aveva certo visto molti film Disney. Nel fantastico mondo di Walt, infatti, i nostri amici a quattro zampe se la passano, in media, davvero parecchio bene. Basti pensare a Lilli, cagnolina dei quartieri alti servita e riverita, ma anche al buon Biagio, che da vagabondo qual era entra subito a far parte dei C.C.C. (i Cani Che Contano) della società americana dell'epoca. Anche Pongo e Peggy, in quel di Londra, vivono felici e innamorati in compagnia dei loro splendidi padroni, e se  in Oliver & Company la gang canina è un po' randagia, è altrettanto vero che tale stile di vita sembra piacer loro enormemente.

Nei film Disney, in sintesi, i cani vivono benone e, soprattutto, hanno sempre a che fare con padroni amorevoli e accorti. E se Lilli può permettersi di dormire sul lettone di Tesoro e Gianni Caro, Nana in Peter Pan è considerata al pari degli esseri a due zampe (è infatti lei la bambinaia dei piccoli Darling); anche Toby in Red & Toby: nemiciamici è assai amato dal suo padrone, in apparenza – ma solo in apparenza! – davvero burbero ed insensibile.

Insomma, vite da cani non vissute da cani. E a me viene proprio da dire: facile, così. Facile quando c'è Tony che ti dà spaghetti e polpette, facile quando sei talmente "carino e coccoloso" (cit.) che nessuno, ma proprio nessuno, potrebbe resisterti.

Se nasci brutto è un altro paio di maniche, soprattutto se non hai maniche bensì quattro zampe. Ne sa qualcosa Il Cane, il protagonista di quel gioiello che è Abbaiare stanca di Pennac. Il Cane non esce da una scatola con un fiocco al collo, né osserva impigrito il passaggio da una finestra affacciata su una strada londinese. Il Cane scampa ad un tentato annegamento perché troppo brutto per stare al mondo, cresce in una discarica di Villeneuve, viene catturato e portato al canile. E poi c'è Mela, la bambina che lo adotterà, ancora troppo piccola per prendersi cura di lui come dovrebbe. Ma Il Cane sa il fatto suo, e ha ben in mente ciò che deve fare: ammaestrare Mela, ammestrare la sua padrona.

Kiddies ma non solo, prendetevi un giorno di pausa e leggete, se vi va, le 190 pagine di questo piccolo capolavoro. Finirete perdutamente innamorati de Il Cane, che una vita da cani l'ha avuta veramente. Siamo certi però che se Pongo e Peggy lo avessero trovato, piccolo e sperduto nella discarica di Villeneuve, la "Carica" sarebbe certamente stata "dei 102".

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