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La piuma viaggiatrice/2

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Buon lunedì, kids! La settimana comincia con i ragazzi del Nuovo Collegio della Missione di Cagliari e la rubrica, da loro curata, Scrivere mi piace. Continuano le prove di scrittura creativa nate da un’esperienza scolastica, introdotta, qui di seguito, dall’insegnante Stefania Mancosu!

Dopo aver letto alcuni brani del libro di Giorgio Faletti La piuma, ho chiesto ai ragazzi della prima media D ed E di inventare delle storie che avessero come protagonista una piuma. Queste sono le sue strabilianti avventure…

piuma_faletti

La piuma e la bambina

In una bella giornata di sole una leggera piuma bianca volava alta nel cielo, sopra molte case; finché il vento si abbassò e la piuma volò dentro una locanda; atterrò nei piani più alti passando di porta in porta, nessuno la notò finché un bambino da lontano vide la piuma bianca che volava nel soffitto.

Il bambino corse con tutte le sue forze per prenderla e tenerla con sé, come se fosse un ricordo, ma non riuscì a prenderla.

Nel frattempo la piuma arrivò nei piani più bassi della locanda, dove si stava svolgendo un’asta di oggetti molto antichi e preziosi, la proprietaria della locanda notò subito la piuma, e disse che chi sarebbe riuscito a prendere quella bellissima piuma bianca avrebbe vinto un bel mucchietto di soldi. Tutti avidi di denaro tentarono l’impresa, ma anche stavolta la piuma errante riprese il suo cammino, lasciando la padrona della vecchia locanda furiosa. Riprese a volare entrando dentro moltissime case, senza che nessuno la notasse. Il vento ancora una volta si calmò e la piuma si posò sulla terrazza della casa di una bambina chiamata Aurora, la bambina prese la piuma e la trattò con cura come se fosse la sua piccola bambina.

Dopo un paio d’anni passati in quella casa, quando ormai Aurora era cresciuta, la piuma riprese a volare, errando per il mondo, vedendo, sentendo e assaporando cose che non aveva mai visto.

Elisa Corda 1ªE

La piuma errante

Su un cielo limpido e brillante, un piccolo splendore si fece avanti mostrando la sua eterna bellezza, poggiandosi su un balcone bello quasi quanto lei; la più bella piuma di tutto l’universo. Il tenero e leggero vento la spostò da quel paradiso terrestre, si poggiò sulla spalla di un uomo avido e avaro, triste e ignorante, che appena la vide la spostò e le disse che era inutile e brutta. Allora la piuma, tirata su dal vento, lo fece diventare l’uomo più gentile e generoso del mondo regalandogli l’amore della donna più bella del mondo. La piuma si alzò e continuò a errare nel cielo.

Così giunse da una donna  brutta e austera, che teneva “prigioniera” la sua nipotina, una bambina dolce e bella: quel corpicino conteneva un talento oltre ogni immaginazione. Allora la piuma si sentì obbligata a far qualcosa, si alzò nel cielo e fece alzare un gran vento e travolse la donna con il vento della pace.

Fu così che la donna lasciò alla nipotina la libertà di esprimere il suo talento.

La piuma lasciò la città e continuò a errare nel cielo.

Beatrice Di Ciaula 1ªD

 Grazie a Giulia Serra, classe 1ªD, per l’immagine di copertina!

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