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Piccoli demoni crescono: le bambole di Marylin Mansfield

Prendiamo Marylin Mansfield, che un bel giorno ha deciso di prendersi cura di 500 bambini. Di plastica.
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Collezionare francobolli, monete o farfalle è ormai demodé: ce lo annuncia la britannica TLC con il format “My Collection Obsession”, dedicato alle raccolte più eccentriche, della serie “quando il limite tra collezione e ossessione è davvero molto sottile”.

Prendiamo Marylin Mansfield e la sua bizzarra “famiglia allargata”, ad esempio. Marylin ha 33 anni, un marito e tre figli, ma evidentemente non ne aveva abbastanza di oneri familiari, così un bel giorno ha deciso di prendersi cura anche di 500 bambini. Di plastica. 500 bambolotti (che la donna chiama “reborned”, letteralmente “rinati”) talmente simili a veri bebè che quando li porta a spasso (non esce di casa senza almeno una delle sue creature) la gente li prende per bambini veri.

E’ davvero un bell’impegno prendersi cura di 500 bebè di plastica quasi-vivi: Marylin li lava, cambia loro gli abiti e li porta al parco, dove la gente si avvicina per coccolarli e si allontana inorridita scoprendo che si tratta di bambole quasi-vive.

In effetti la stramba collezione di Marylin ha un lato inquietante: non paga di costruirsi da sé neonati di plastica, Marylin ha dato vita ad una serie di bambole ispirate al film horror “Chucky, la bambola assassina”, di cui è una grande fan.

Bambole horror macchiate di sangue, con corna sulla fronte ed espressioni poco amichevoli, che ribaltano totalmente il concetto di “bambola” come innocente giocattolo per bambine, destinato a formare future mamme, così come vuole la tradizione.

Le bambole di Marylin appartengono a tutt’altro universo: quello dark-emo-punk di ultima generazione, rappresentato egregiamente dalla loro “mamma”: tatuaggi, piercing e una “finta” aria cattiva che dopo il primo momento di repulsione, generano un’istintiva curiosità, come tutto ciò che si allontana con un balzo dal sentire comune.

Bambole per adulti che vogliono giocare a fare i bambini, insomma.

“Per rivivere”, come afferma la stessa Marylin, “il periodo meraviglioso quando i figli sono piccoli”.

Un periodo che una volta passato, non torna più.

Marylin è un’ostetrica sui generis, la cui missione sulla terra è far ri-nascere bambini già nati, per consentire ai propri genitori di rimanere per sempre giovani dentro, ammesso che questo sia umanamente possibile.

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