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Missione casa

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La parola ‘casa’ deriva dal greco οἶκος e dal latino căsa, che vuol dire: casa, capanna, tugurio, casa di campagna, baracca militare. Con questo termine i romani non indicavano una qualsiasi residenza urbana o rurale (generalmente definita domus, parola di gran lunga più diffusa), ma ˗ come si legge in un’opera scritta, secoli fa, da Gaio Giulio Cesare: il De bello gallico ˗, le case dei Galli che, secondo l’usanza delle popolazioni celto-germaniche, non erano costruite in pietra o mattoni, ma erano capanne di legno col tetto in paglia.

Ho deciso oggi di farvi una lezione etimologica? Può darsi, in fin dei conti scoprire l’origine delle parole è un modo per sentirle nostre, vive e indispensabili. Quello su cui voglio farvi riflettere è che l’origine del vocabolo ‘casa’ si ricollega a quella che, nel mondo romano, era una forma di abitazione assai semplice e modesta, essenziale direi. Ciò che rende meravigliosa e amata la casa di ciascuno di noi non sono certo i suoi elementi spaziali e costruttivi: quanto sia grande o piccola, il colore delle pareti, i materiali di cui è fatta, l’arredamento ecc., ma il fatto che sia “nostra”, che sia lo spazio caldo e accogliente in cui rifugiarci e sentirci al sicuro assieme a tutta la famiglia. L’uomo, come gli animali, non può vivere senza una casa che lo accolga e protegga come una coperta e questo rende ancora più inaccettabile e doloroso il dramma di chi una casa l’ha persa, perché distrutta da un terremoto o da un’alluvione o perché non può più permettersela, per i costi eccessivi.

Ma come sono cambiate le case nel tempo, dalla preistoria sino ai giorni nostri? Un bel modo per scoprirlo è leggere un libro pratico e divertente, Missione casa, pubblicato dalla casa editrice Franco Cosimo Panini nella collana “Mani nel mondo” (dai 7 anni in su). Pagina dopo pagina, viaggiando attraverso i secoli, ci rendiamo conto di quanto e come le case siano cambiate, evolvendosi e diventando sempre più innovative e sofisticate: dalla fredda e buia caverna dell’uomo preistorico si è passati alla capanna e poi alla palafitta, alla domus romana, al castello, alla casatorre nel medioevo, ai palazzi del Settecento, fino ad arrivare alle case moderne, grattacieli o fattorie, case di campagna o al mare. Insolita la sezione del libro dedicata alle case strane o d’artista, quelle costruite per esprimere la creatività di architetti o artisti geniali e fatte per essere ammirate più che abitate. Quella che più mi ha sorpreso e che sono andata subito a cercare su google è il “Mappamondo della pace”, una casa a forma di mappamondo (andate a cercarla se non mi credete!) costruita su una collina nelle Marche da un signore che faceva il muratore, Orfeo Bartolucci, e che ha impiegato cinque anni per realizzarla. Ci vivreste mai in una casa del genere?

Il libro “Missione casa” è stato pensato e realizzato in collaborazione con il FAI, Fondo Ambiente Italiano, che segnala tra le pagine luoghi protetti e consigliati per le visite; uno tra tutti, un posto fantastico che vi consiglio di visitare, magari d’estate, se non ci siete mai stati: l’abbazia di San Fruttuoso a Camogli in Liguria, costruita su una spiaggetta riparata raggiungibile a piedi o in traghetto. Un angolo di paradiso!

Il libro-manuale è arricchito da schede operative con giochi, test, esperimenti, attività da fare da soli o con l’aiuto di un adulto; ciascuna delle proposte offerte è un modo per giocare, osservare, cimentarsi nella preparazione di una marmellata o nella creazione di una casa fatta di pasta di sale, ma soprattutto per capire il tipo di casa più adatto a ciascuno di noi e valutare le nostre doti di bravi abitanti dell’ambiente ancor prima che delle abitazioni private.

Nella stessa collana, è stato pubblicato anche il libro Missione natura, realizzato in collaborazione con il WWF. Un libro per partire all’esplorazione dell’ambiente che ci circonda, con i suoi infiniti e sorprendenti colori, suoni, odori, paesaggi e con le sue innumerevoli specie animali e vegetali. Un libro, insomma, per viaggiatori incalliti e impavidi.

Entrambi i manuali, scritti da autori vari, sono illustrati da Simone Rea. Le sue illustrazioni, ariose, vivaci, spassose, ti fanno venir voglia di stare all’aria aperta e partire alla scoperta della natura e delle case del mondo, quelle antiche e ormai abbandonate o semidistrutte e quelle moderne e animate, ma tutte, indistintamente, legate ad una storia.

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