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“Melìmelò – il mischiastorie” e “Robokids” (Giralangolo)

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Due libri con le alette

Prendete un libro, può moltiplicarsi e raccontare storie diverse?

Sì, se il libro permette di essere letto secondo tantissime combinazioni diverse per le quali è essenziale il ruolo attivo del lettore e la sua voglia di giocare e inventare.

Melìmelò e Robokids, editi da Giralangolo, sono due albi illustrati con le pagine tripartite, divisi in alette e spiralati, una divisione che permette di comporre sempre nuove storie con nuovi protagonisti.

I due libri, pur simili nella costruzione, presentano una sostanziale differenza, basandosi il primo su parole e immagini e il secondo soprattutto sulle immagini.

melìmelò

Michio Watanabe, Melìmelò – il mischiastorie, Giralangolo

In Melìmelò, il mischiastorie di Michio Watanabe, 14 personaggi possono essere “mescolati” secondo le combinazioni più strane e fantasione; così come vengono mescolate le figure sulla destra, a sinistra anche i testi delle storie sono rimescolati a seconda della combinazione delle figure scelta.

Così potremo avere la testa di uno yedi, con il corpo di un pulcino e la coda di una sirena (“Sono uno yeti un po’ sciocco / che si nasconde tra le foglie, frush! / tra le onde del mare”) oppure la testa di un cuoco, il corpo di un bambino e le gambe di un orsetto (“Sono un cuoco geniale / che oggi compie gli anni, YEAH” / al supermercato).

A partire dalle combinazioni e dagli strani personaggi che ne vengono fuori, ogni bambino può inventare le sue storie, senza dimenticarsi che gli ingredienti vanno sempre mescolati in ogni ricetta.

robokids

Margot Channing, Robokids, Giralangolo

In Robokids di Margot Channing, il ruolo del lettore è ancora più partecipe perché si trova nella fabbrica dei Robokids, un laboratorio per costruire robot di tutti i tipi, alcuni veramente fantasiosi.

In questo caso, il testo si trova solo all’inizio del libro (Che cosa sono i robot?) per introdurre l’importanza dei robot e invitare alla creazione di macchine dall’aspetto sempre diverso.

Girando le alette, così, su ogni doppia pagina saranno due i robot da assemblare. A comporli ci sono anche tantissimi oggetti di uso quotidiano (calcolatrici, strumenti musicali, mongolfiere, macchine da scrivere…), pur essendo i robot inseriti in un contesto futuristico, tra navicelle spaziali, meteoriti e astronauti…

Due libri che si rinnovano ad ogni lettura, per divertirsi da soli o (magari) inventare in famiglia storie incredibili da mescolare giorno dopo giorno. 

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