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Le mele di Halloween

Perché giocarci è semplice: basta infatti riempire una qualsivoglia bacinella di acqua, per poi lasciarvi cadere all’interno delle mele.
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Sarà stato in un film o magari nell’illustrazione di un libro, non saprei. Certo è, però, che, con ogni probabilità, vi sarà già capitato di posare lo sguardo su questa tinozza ricolma d’acqua, con tante di quelle mele galleggianti da non riuscire nemmeno a contarle, no.
Un gioco intimamente legato con la notte di Halloween, dai nostri nonni (beh, non proprio i nostri, ad esser sinceri…) già praticato quando travestimenti, dolcetti e scherzetti non erano ancora diventati parte integrante della festa.
Perché giocarci è quanto di più semplice possa esserci: basta infatti, come già accennato, riempire una qualsivoglia bacinella di acqua, per poi lasciarvi cadere all’interno delle mele.
Scopo del gioco: cercare di raccoglierle con la bocca, senza l’ausilio delle mani. Divertente, soprattutto per allietare una festicciola dei nostri piccoli kiddies.

 Nato qualche secolo fa nelle isole britanniche (e poi esportato insieme alla festa negli U.S.A), il gioco delle mele è parte integrate delle tradizioni della Vigila di Ognissanti, anche se, ad onor del vero, oggi caduto un po’ in disuso. Ma non deve sorprendere, del resto. E’ la festa stessa ad essere cambiata.
L’Halloween della bacinella piena di mele è un Halloween delle origini, ancora fortemente campestre ed evocativo, con i suoi balli nei fienili e le festicciole nei salotti, i suoi giochi di società e le sue piccole divinazioni caserecce. E il gioco delle mele era proprio questo inizialmente: un simpatico passatempo con cui le ragazze interrogavano il destino.
Scriveva l’inglese W.H. Davenport Adams nel  suo Curiosità e superstizioni del 1902:

Una volta gettate le mele  in una bacinella d’acqua, mentre quelle girano e si rigirano con far provocatorio, tenta di prenderne una con la bocca. Quando l’avrai catturata, sbucciala con attenzione e passa per tre volte la lunga buccia, da est verso ovest, intorno alla tua testa; dopodichè gettala dietro le spalle. Cadendo formerà l’iniziale della lettera del tuo vero amore.

 Col tempo, e la trasformazione di Halloween in una festa dedicata perlopiù ai più piccoli, anche il gioco delle mele è andato a mutare, perdendo il suo carattere originario e diventando niente più che un simpatico e folcloristico gioco adatto per le feste dei bambini.
Ne esiste anche una variante in cui la mela viene appesa ad un filo, a ciondoloni nel vuoto. Probabilmente inventata da qualche mamma poco felice di trovarsi il pavimento ridotto ad una fangosa laguna (che fa molto Halloween, però!).

 Le origini del gioco delle mele sono ignote, perse nel tempo.
Furono i Romani ad introdurre il melo in Britannia al momento della conquista dell’isola, favorendo così l’introduzione del frutto, come vorrebbero alcuni, nei festeggiamenti celtici di Samhain.
Niente di accertato, però. E poco importa, del resto. Dato che non è certo una lezione di storia che i bambini starebbero a sentire mentre tentano di addentare la prima mela.

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