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Manga, ovvero: le "immagini stravaganti"!

Sapete da quali ideogrammi è composta la parola "manga"? E cos'è un tankobon? Scopritelo con noi!
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Il primo spazio dedicato al Picta Matsuri lo dedicheremo alla ragione stessa per cui il festival è stato creato, ovvero i fumetti, e in particolare i tipici giapponesi, chiamati Manga.

Si chiamano così perché il disegnatore Rakuten Kitazawa fu il primo a descrivere il fumetto usando gli ideogrammi di man"stravagante"  e ga, disegno 画.

Già nei primi anni del ventesimo secolo venivano pubblicate strisce umoristiche dal contenuto vario, narrativo o di critica sociale. Ben presto il fumetto venne usato per raccontare storie di fantasia, e da lì, nel 1946 Osamu Tezuka, il re del manga, si ispirò a Walt Disney per creare il fumetto che lo rese leggenda, Kimba il leone bianco. Ancora oggi la stazione di Kyoto rende omaggio al primo mangaka (disegnatore di manga) conosciuto a livello internazionale con delle statue di Kimba e Astroboy nella piazza della stazione centrale della città.

C'è da dire che fin da subito i manga non erano affatto roba per soli bambini. Le prime tipologie infatti, erano indirizzate ad un pubblico più consapevole e con una sensibilità elevata. Successivamente si sono distinti in varie e innumerevoli tipologie, come shoujo (manga per ragazze), shonen (destinato ad un pubblico di ragazzi), seinen (manga per giovani adulti) e così via. 

C'è da dire che un manga non viene pubblicato subito in forma di volumetto come arriva nelle nostre fumetterie, ma viene prima pubblicato a piccoli capitoli su una rivista (un nome importante che gli appassionati avranno già sentito nominare è sicuramente Shonen Jump! che ha ospitato titoli della portata di One Piece, Naruto e Dragon Ball) per poi essere rilasciato sotto forma di tankobon, piccolo volumetto.

Voi lo sapete leggere un vero manga? L'ordine esatto è dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra, partendo da quella che per noi è la fine del volume. Questa caratteristica particolare ha fatto impazzire lettori di ogni età! Ma dopo un po' ci si fa l'abitudine.

Vorrei cogliere l'ìoccasione per spingervi a condividere la vostra passione per i fumetti giapponesi e magari dichiarare apertamente qual è il vostro manga preferito da sempre. Sayonara!

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