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Haiku: Instagram in versi

Con l'occasione del Picta Matsuri blog tour vi spieghiamo cosa si cela dietro un haiku, ovvero un frammento di vita rubata e racchiusa in diciassette sillabe!
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Il titolo è decisamente provocatorio, eppure quando pensiamo ad un haiku (俳句) pensiamo ad un semplice (che poi è tutto da vedere) componimento poetico in tre versi, quando in realtà c'è molto di più. L'haiku infatti permette di farci avere un piccolo assaggio di un momento della vita vissuta del poeta, come potrebbe fare, ai giorni nostri, una foto rubata col cellulare. 

Non fatevi ingannare dalle piccole dimensioni delle opere però: un haiku deve essere un momento perfetto e ogni piccolo dettaglio deve essere al suo posto.  All'interno delle diciassette sillabe (cinque nel primo verso, sette nel secondo e cinque nell'ultimo) non devono mancare elementi fondamentali perché un haiku possa definirsi tale. Fra i molteplici, guardiamo due dei pilastri portanti di questo tipo di componimento nipponico: il kigo e il kireji.

Il kigo, un elemento che non può proprio mancare, è il riferimento stagionale. Può essere un animale, una pianta, precipitazioni stagionali (la neve in inverno), o ricorrenze speciali, come da noi il Natale o in Giappone i matsuri estivi.

Il kireji invece è il climax della poesia, potremmo chiamarlo "il punto della massima suspence". Nelle traduzioni italiane degli haiku giapponesi si sottolinea con la punteggiatura, mentre gli originali non ne hanno bisogno. Un esempio dal più famoso maestro di Haiku, Matsuo Basho:

Gloriosa luna!
Ho vagato intorno allo stagno
tutta la notte.

Un altro elemento importantissimo è lo stato d'animo dell'autore, che deve trasparire nel componimento poetico. Due stati d'animo molto popolari sono il wabi, la nostalgia improvvisa, e il sabi, il silenzio, la solitudine.

Apprese queste piccole regole è divertente cimentarsi in piccoli componimenti per desrivere al meglio un preciso momento della giornata. Ad esempio stanotte non ho dormito bene per via della calura e mi sono svegliata prestissimo. Istintivamente ho cominciato a comporre un haiku:

Tra poco tempo

La cicala canterà:

Ho molto sonno

Non è Basho, ma rendo bene l'idea. Provateci anche voi e scoprirete che è molto più stimolante di fare foto a destra e a manca col cellulare. Potrebbe essere il nuovo hobby dell'estate!

Sayonara!

 

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