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Gelosia di papà

Una lunga attraversata in solitaria tra pappe, pannolini e bagnetti senza nessun riconoscimento e la pur minima gratificazione.
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Fece cenno con la mano come se volesse salutare proprio me. Le sue labbra si schiusero in un ampio sorriso e il suo volto assunse una smorfia dolcissima. Sembrò volesse farmi festa dondolandosi con la testa. Mi avvicinai ma lei abbassò lo sguardo e, poi, lo volse più in là. Cercava la mamma.

E' stato così che, dopo i primissimi mesi, anche con Agnese, è iniziata la fase più frustrante per un papà volenteroso. Una lunga attraversata in solitaria tra pappe, pannolini e bagnetti senza nessun riconoscimento e la pur minima gratificazione.

Qualunque sforzo, sarà destinato a risultare come del tutto ordinario al confronto con le prestazioni eccezionali della mamma, unico oggetto del desiderio.

A nulla varranno i tentativi, anche grotteschi, per convincerla ad aprire la bocca ed assaggiare il gustoso manicaretto preparato con sopraffina tecnica culinaria paterna. Solo l’intervento sdolcinato della mamma riuscirà a trasformare il momento della pappa da un incubo in una festa con due soli invitati.

Dopo averla liberata del pannolino sporco, riuscendo a sopravvivere alle terribili esalazioni del suo contenuto, sarà alla sua mamma che Agnese si rivolgerà piena di gratitudine.

Finché si tratterà di riempire la vaschetta per il bagno (dosando acqua calda e fredda anche a costo di gravi ustioni) l’impegno sarà accolto con moderata soddisfazione. Vuoi mettere, però, il divertimento di sguazzare nell'acqua in compagnia della presenza femminile preferita?

Per non parlare dell’ora della nanna. Ore ed ore a cullarla per favorirle il sonno ma sarà solo tra le braccia della mamma che si addormenterà beata.

E potrei continuare con molti altri esempi. Mi fermo qui per non dare l’idea di essere geloso del rapporto esclusivo e dell’intimità che (senza nessuna apparente ragione) si crea tra mamma e figlia, almeno nei primi anni di vita.

Conosco bene questa esperienza: sentirsi ospite indesiderato o, al massimo, utile portatore d’acqua al seguito di una allegra carovana in viaggio verso una destinazione nota solo al capo-spedizione e al suo vice.

Con Marta è già successo e non posso certo dire di essermi divertito. Unica consolazione è di aver sperimentato che pazienza, tenacia e resistenza saranno foriere di un tempo migliore. Prima o poi…

 

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