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Favole magiche e avventurose: I nostri Antenati

Quando ho preso La Trilogia degli Antenati di Italo Calvino, non sapevo assolutamente in cosa stavo per imbattermi, ma è stato in viaggio bellissimo.
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Avete mai letto una trilogia?
Se non sapete cos’è, ve lo spiego.
Una trilogia è un insieme di tre opere distinte, tutte dello stesso autore, che sono collegate tra loro. Questo collegamento può essere effettuato tramite il tema, ovvero: l’argomento sul quale si sviluppano le storie, oppure a seconda dello stile usato per scriverle. Le opere possono essere considerate separatamente o anche come un lavoro unico.
Quando ho preso La Trilogia degli Antenati di Italo Calvino, non sapevo assolutamente in cosa stavo per imbattermi, ma è stato in viaggio bellissimo.
Si tratta di tre romanzi brevi ambientati in un’epoca lontana, incentrati su tre personaggi molto interessanti.
Calvino, l’autore, li ha pubblicati alla fine degli anni cinquanta, dichiarando poi egli stesso che avrebbero dovuto essere considerati come un’opera unica.
Infatti, la versione che ho trovato io è proprio quella con i romanzi riuniti.
I titoli dei romanzi sono: Il Cavaliere Inesistente, Il Visconte Dimezzato e Il Barone Rampante.
In realtà, leggendoli, ho avuto più che altro l’impressione che questi fossero delle bellissime favole. Favole come non ne avevo mai lette prima.
In ognuna di queste storie c’è molta magia, e non ci vuole molto per poterla cogliere.
Nel primo romanzo, Il Cavaliere Inesistente, un incredibile cavaliere si tiene in vita solo grazie alla sua forza di volontà. Famoso per la sua armatura bianca, che in realtà non contiene alcun corpo, è l’ideale del combattente senza macchia. Nell’ultima battaglia della sua esistenza, si trova impegnato a ripagare un’intera vita di imprese eroiche, che stanno per essere messe tutte in discussione.
Nel secondo romanzo, Il Visconte Dimezzato, un visconte torna a governare il suo paese dopo essere stato colpito da una palla di cannone durante la guerra, questo ha fatto sì che il suo corpo si dividesse in due metà. Una sua metà sembra dispersa per sempre, e forse morta, ma quella sopravvissuta e tornata in patria, rispecchia la natura completamente malvagia del visconte. La metà cattiva che governa il paese fa disperare i suoi sudditi, ma non tutto è perduto perché sembra che la metà buona non sia morta, e stia tornando per mettere a posto le cose.
Nel terzo romanzo, Il Barone Rampante, il dodicenne figlio ribelle di una ricca famiglia, dopo aver litigato con i suoi genitori, sale su un albero del suo giardino dichiarando che passerà tutta la sua vita lì sopra. Inizialmente nessuno gli crede, ma il piccolo barone, sembra proprio voler mantenere la sua promessa. Comincia così la sua vita sugli alberi, e sembra proprio intenzionato a non mettere più piede a terra. Negli anni in cui vive come un selvaggio, affronta molte avventure e conosce molte persone, tra cui la piccola Violante, la ragazza di cui si innamorerà.
In questo tempo non smette comunque di essere parte della società, mantenendosene sempre a distanza.
Italo Calvino è uno di quegli autori molto studiati nelle scuole e proposto spesso ai ragazzi.
Io mi ci sono imbattuta per la prima volta alle elementari, quando la maestra ci ha letto Marcovaldo e Le Stagioni in Città, anche se ammetto che così piccola non capii bene con che cosa avevo a che fare.
Ma crescendo, ho avuto modo di esplorare meglio l’opera di questo incredibile autore.
Calvino ha pubblicato tra gli anni quaranta e gli anni ottanta di un secolo che, se anche è dietro l’angolo, sembra essere già lontanissimo.
Eppure ha scritto cose talmente incredibili e rivoluzionarie, che non perde mai il suo fascino, e tutt’oggi è così piacevole leggerlo che sembra proprio un autore del tutto contemporaneo.
Da un uomo tanto incredibile, non potevano che nascere delle storie meravigliose.
E queste favole un po’ strane e un po’ inquietanti, sono certamente l’ideale per i piccoli più avventurosi, ma anche per i bambini un po’ più cresciuti.
Io La Trilogia degli Antenati l’ho letta a sedici anni e mi è piaciuta così tanto che non è durata una settimana tra le mie mani.
Non è stato facile, poi, trovare qualcosa di simile, che avesse un tema vicino a quello e che fosse tanto piacevole da leggere.
L’unica cosa che mi ha consolato, è stata comprare altri libri di Calvino.
E se volete anche voi, magari ve ne suggerisco qualcun altro.
Certamente vi farà sognare tanto quanto ha fatto sognare me, sia da grandi che ai vostri coraggiosi piccoli.  

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