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Facciamo che

Facciamo che siamo due cuochi... No piloti d'aerei... Facciamo che siamo inventori... Facciamo che siamo pompieri... Facciamo che... tanto alla fine mette in ordine la mamma!!!
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Una cosa che non si può far da soli è il gioco del facciamo che, per farlo, infatti, servono almeno due bambini, proprio quelli che troviamo nell’albo Facciamo che di André Marois e Gérard DuBois per Orecchio Acerbo.

220-facciamo-che“Buongiorno signora Martin!” educatamente Jean-François saluta la madre del suo amico entrando in casa. Buone maniere, sorriso gentile e cardigan ben abbottonato. La signora Martin esce dopo essersi fatta promettere dai due bambini che faranno i bravi. “E se giochiamo a inventare una storia?” Propone subito uno. E l’altro “Sì. Facciamo che…” Pronuncia così una formula magica che li trasporta nel mondo dell’immaginazione più sfrenata travolgendo ogni cosa. Battaglie, fughe, nemici a frotte, armi d’ogni genere, non c’è limite all’immaginazione o almeno per coloro che la coltivano con impegno e costanza.

Di recente mi sono trovata di fronte a un bimbo di dieci anni che consigliava a mio figlio di sei di crescere solo perché lui continuava a parlargli di amici immaginari, non 1, non 2 ma ben 9! Lui è venuto da me con una faccia tristissima e un’espressione offesa come se gli avessero fatto chissà che e, con le lacrime agli occhi, mi fa:

– Mi hanno detto una cosa bruttissima!

Io: Cosa?

– Che devo crescere e che devo finirla con tutta questa immaginazione!

Dovevate vedere la sua espressione. Io ho subito chiarito che nessuno può dirgli di smetterla d’immaginare, mentre la sorella più grande del suo amichetto gli spiegava che la ricchezza dei bambini sta proprio nell’immaginazione. Una volta rassicurato e più sicuro di sé è tornato a giocare come se nulla fosse. Da parte mia, in quel piccolo dispiacere ho intravisto quanto, rendere il mondo di mio figlio pieno di personaggi fantastici d’ogni genere, abbia contribuito a fargli credere di non poter vivere senza.

E poi, a sei anni, si può legittimamente fare il Peter Pan, meglio adesso che dopo!

Tornando al libro, Facciamo che è davvero una specie di formula magica, un incantesimo che porta i più piccoli a sbizzarrirsi giocando sì in due, ma contro orde di avversari d’ogni tipo, trasformandosi ora in pirati, ora in space rangers, passando dal mare allo spazio come se nulla fosse. Facciamo che siamo due cuochi… No piloti d’aerei… Facciamo che siamo inventori… Facciamo che siamo pompieri… Facciamo che… tanto alla fine mette in ordine la mamma!!!

 

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