Stiamo per ritrovare sul grande schermo il mitico Goku di Dragon Ball, eroe capellone di intere generazioni: domani uscirà infatti “Daragon Ball Z: la battaglia degli dei”, quattordicesimo film ispirato al famoso manga e poi serie animata. Sarà un appuntamento imperdibile: la Lucky Red, casa di distribuzione del film, lo lancerà in sole due giornate, il 1 e il 2 febbraio. È un’occasione succosa per vedere i propri beniamini sul grande schermo e per conoscere una storia che è stata spesso relegata dalla nostra televisione come mero tappabuchi del palinsesto pomeridiano.
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L’epica battaglia del titolo ha luogo da precisi eventi raccontati sia nel manga che nell’anime, e vede Goku combattere contro il Dio della Distruzione Birusu, risvegliatosi dopo decenni di letargo. Per sconfiggerlo, Gouki avrà bisogno di accrescere il suo potere, arrivando addirittura al livello di Super Saiyan Gold. Riuscirà il nostro eroe a batterlo? Ad aiutarlo nell’impresa ci saranno due nuovi compagni: Bills, gatto dalle fattezze umane, e il suo maestro di arti marziali Whis. Creature multisfaccettate, secondo quella caratterizzazione tridimensionale che ha fatto di Dragon Ball Z un vero cult, amato proprio per il suo ricco e variegato universo narrativo e figurativo.
A dirigere il film è stato lo stesso Akira Toriyama, già creatore, nel 1984, della serie sia su carta che in televisione. Forse non tutti sanno inoltre che Dragon Ball si ispira a “Viaggio in Occidente”, caposaldo della letteratura cinese scritto nel sedicesimo secolo. Il racconto narra del viaggio che un monaco buddhista compie in India insieme a tre figure: il re scimmia, il maiale e il demone dei fiumi. I quattro avranno da scontrarsi contro mostri e demoni di varia natura, perché, si sa, ogni viaggio cela in sé una grandissima sfida. In quanto a fama, il testo è talmente importante nel Sol Levante, da essere paragonabile alla nostra Divina Commedia, capace di ispirare una miriade di racconti, film, telefilm, manga e videogiochi.