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Dal Marocco con sapore!

Chiudete gli occhi e immaginate un profumo di spezie e piatti esotici che vi pizzica le narici...
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Cari kids, oggi desidero portarvi in un paese da assaporare con tutti i sensi.

Chiudete gli occhi e immaginate un profumo di spezie e piatti esotici che vi pizzica le narici, vi si incolla alla pelle e ai vestiti e vi accompagna con il suo dolce aroma per ore ed ore.

Ora lasciatevi avvolgere dai colori: il rosso delle case e delle strade, l’oro della terra, il blu profondo del cielo, le mille sfumature variegate delle spezie vendute agli angoli delle strade.

Ci siete? Affondate le mani tra queste polveri colorate e sentitele scivolare come seta tra le dita, sperimentatene le consistenze e le granulosità.

Adesso aprite gli occhi e guardatevi intorno, perché oggi Pappamondo ci porta in Marocco!

Il paese di oggi è anche e soprattutto un sapore, ma che dico, un arcobaleno di sapori: di dolcissimo tè alla menta fatto con foglie verdi e fresche, di frutta, di tisane ai chiodi di garofano, di miele di cactus e di cous cous.

Chi ha provato la tipica colazione marocchina, narra di aver vissuto un’esperienza mistica, condita e insaporita dalla proverbiale ospitalità di questo popolo. Non è infatti cosa strana, viaggiando in questo paese, incontrare persone che pur non conoscendovi –per simpatia o per semplice cortesia- vi invitano a condividere un pasto nella propria dimora.

Questa usanza è molto radicata in Marocco, tanto che il fatto di avere ospiti è vissuto come un onore. Spesso infatti in ogni casa, nella preparazione dei pasti, vengono aggiunte porzioni in più, nel caso si presentino visitatori inattesi.

Durante questa colazione, che più che un pasto si presenta come un rito da consumare con totale dedizione, potrete assaporare le calde e fragranti frittelle marocchine (le più note si chiamano Beghrir, soffici e spugnose come omelettes, deliziose se accompagnate da miele o marmellata), croissant e paste francesi, caffè e spremuta d’arancia.

Dal momento che la preparazione di queste leccornie non è troppo complessa, quest’oggi vorrei presentarvi due ricette tra le quali non ho saputo proprio decidermi! Si tratta di due differenti tipi di frittelle: le prime, di cui vi ho accennato, si chiamano Beghrir.

Ecco a voi gli ingredienti:

–          semola 350g

–          farina 125g

–          lievito 20 g

–          latte 1/2 l

–          acqua 1/2 l

–          uova 3

–          miele 4 cucchiai

–          burro 50g

–          sale

–          olio

Ed ecco il procedimento della ricetta:

Sciogliete il lievito di birra e unitelo alla farina setacciata. In un pentolino scaldate l’acqua e il 1/2 litro di latte.

Sbattete poi le uova e mescolatele con l’acqua e il latte appena riscladati. Unite il tutto alla semola e mescolate bene.

Incorporate il resto degli ingredienti, avvolgete in un panno e fate riposare per mezz’ora.

In una padella antiaderente friggete il composto in una noce di burro, come se si trattasse di crepes. In un’altra casseruola fondete il burro e il miele che utilizzerete per caramellare le frittelle. Et voilà!

La vostra seconda opzione sono le M’semmen, un misto tra pasta sfoglia e crepes, si mangiano appena preparate e ancora calde, cosparse da abbondante miele.

Ingredienti:

–          farina 1kg

–          acqua 2 bicchieri

–          sale

–          burro

–          miele e zucchero

Preparazione:

Disponete sul piano di lavoro la farina e un po’ di sale a fontana e aggiungete l’acqua poco alla volta. Impastate energicamente per ottenere un composto omogeneo.

Con le mani ben unte con un po’ di olio d’oliva, ricavate delle palline della dimensione di un mandarino che stenderete poi col mattarello, in modo da rendere la sfoglia circolare e sottile.
In una pentola antiaderente, sciogliete il burro e dorate le sfoglie su entrambi i lati.

Infine servitele calde cosparse di zucchero o miele.

Vi auguro una colazione da sultano!

 

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