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Benvenuti a Cervellopoli

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Matteo Farinella, Benvenuti a Cervellopoli, Editoriale Scienza

Sfogliando Benvenuti a Cervellopoli ho pensato prima di tutto a due cose: a un tuffo nel passato, inevitabile – credo – per chiunque sia cresciuto negli anni 80, seguendo la serie animata Siamo fatti così in televisione o collezionando le dispense di Esplorando il corpo umano in edicola (anche queste, come il cartone, periodicamente riproposte con successo); poi ho pensato alla sensazione di piacere nel toccare la copertina in tela e nell’osservare le illustrazioni, a come questa sensazione dalle mani e dagli occhi fosse arrivata immediatamente al cervello facendomi sentire, ancor prima di leggerlo, che mi trovavo davanti a un bel libro, ben fatto.

Il balloon nella copertina di Benvenuti a Cervellopoli già ci dice che cosa troveremo all’interno:

“Ecco come funziona il cervello!”… ma chi è quello strano personaggio che parla?

Per scoprirlo entriamo dapprima nel corpo di una bambina: in sezione vediamo muscoli, ossa, polmoni, ma soprattutto vediamo che nella testa c’è un bel po’ di animazione, ed è lì, nel cervello, che si focalizzerà la nostra attenzione, a partire dai neuroni, le cellule che formano il sistema nervoso, la rete di comunicazione tra il cervello e le diverse parti del corpo, sulla cui figura crescono “rami” (dendriti) e una lunga proboscide (assone) attraverso i quali si scambiano informazioni.

Il protagonista dell’albo è Ramon un giovane neurone che, per decidere che cosa farà da grande, si reca a Cervellopoli; per arrivarci, con un ascensore, attraverso il midollo spinale si ritrova nel talamo, la centralina del cervello.

Durante la sua gita, il giovane neurone è guidato da maestro Camillo che gli mostra come le informazioni provenienti dall’esterno siano spedite al cervello sotto forma di segnali elettrici proprio attraverso i nervi (grazie ai fasci di assoni). Una volta arrivato al talamo, ogni segnale è indirizzato alla regione specializzata del cervello, per questo il talamo è sempre in gran fermento (e Ramon pensa che da grande non vorrà proprio lavorare in un tale trambusto).

Proprio come in una lezione in classe, per far capire meglio ciò di cui gli parla, maestro Camillo propone al suo alunno un esempio, seguendo così insieme uno dei segnali arrivati al talamo: in quel momento il piede della bambina al cui interno ci troviamo è stato pizzicato da uno scorpione, il segnale viene inviato alla corteccia sensoriale, la parte più esterna del cervello, qui ogni neurone è addetto a una diversa parte del corpo.

Le informazioni lette dalla corteccia sensoriale vengono trasmesse alla corteccia motoria… Tra recettori, muscoli, cervelletto, sistema limbico, amigdala e ippocampo il viaggio di Ramon, grazie anche alla bambina e allo scorpione, continua ma in ogni “ufficio” del cervello l’ambiente di lavoro gli sembra sempre troppo affollato o troppo emotivo per lui, almeno fino a quando i due non arrivano nella corteccia frontale, dove vengono costruite le idee complesse e i concetti astratti.

Nella doppia pagina finale, una scheda riassuntiva illustrata sul funzionamento del sistema nervoso ci aiuta a ripercorrere le informazioni apprese nell’esplorazione appena conclusa, aggiungendovi qualche informazione scientifica in più.

Felice è la coniugazione presente in Matteo Farinella delle sue conoscenze nell’ambito delle neuroscienze con le sue conoscenze e abilità artistiche, in particolare nel campo del fumetto.

Dopo una laurea in biologia a Bologna e la specialistica in neurobiologia a Roma, il suo percorso di formazione l’ha portato a Londra per un dottorato in neuroscienze e attualmente lo vede alla Columbia University di New York, con una borsa di studio per approfondire il legame tra arti visive e divulgazione scientifica, un legame che Farinella è in grado di utilizzare per rivolgersi a diverse fasce di età. Se Cervellopoli si rivolge ai lettori dai circa 8 anni in su, Neurocomic, graphic novel realizzato con Hana Roš (edito dalla casa editrice inglese Nobrow e in Italia, nel 2014, da Rizzoli Lizard) è un viaggio nel cervello per lettori più grandi, mentre a maggio, sempre edito da Nobrow, ci attende, sempre a opera di Farinella, un percorso tra tatto, olfatto, vista, udito e gusto con The senses.

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