Anche questo settembre, puntualmente, gli studenti italiani hanno ricominciato la scuola: zaino in spalla, i quaderni e i libri ben riposti al suo interno, un bacio alla mamma che li ha accompagnati o un saluto all’autista del pullmino. Poi si entra in classe, si rivedono gli amici di sempre, suona la campanella, ognuno al proprio banco, in piedi che arriva l’insegnante.
Eppure nel resto del mondo la faccenda è un po’ diversa. Un bel po’ diversa, a dir la verità. Vado a scuola di Pascal Plisson è un film che esce questa settimana al cinema e racconta il percorso che quattro bambini in diversi angoli del mondo devono compiere per andare a studiare. Jackson, Zahira, Samuel e Carlos sono i protagonisti di un racconto che è una vera avventura: provate solo a immaginare cosa vuol dire andare ogni giorno a scuola percorrendo la savana kenyota, o i sentieri montagnosi del Marocco, o in mezzo all’afa indiana, o ancora nella Terra del Fuego, in Patagonia!
I quattro percorrono paesaggi maestosi dove quasi sembrano sparire in mezzo alla natura, mentre si inerpicano a piedi sui pendii rocciosi o corrono in groppa a un cavallo per un tragitto che arriva a durare diverse ore. E solo per poter studiare!
Vado a scuola non è una storia inventata: è un documentario vero e proprio su una faccenda che dovrebbe riguardare tutti e, ancor di più, dovrebbe interessare ogni bambino. È una questione di empatia, condivisione, fratellanza, tutti quei bei sentimenti spesso astratti, ma che invece fanno parte della nostra parte più intima e umana e che vale la pena spingere fuori ed esprimere quando ci troviamo davanti un’altra faccia della medaglia. Quella che ci mostra un atto semplice e naturale, come quello di andare a scuola, in un’impresa epica.
Quante cose ci sembrano scontate, in questa parte di mondo!
Vado a scuola ci insegna proprio questo: a non dare nulla per ovvio e a riconoscere la fortuna più grande che un bambino può avere e cioè il diritto allo studio. Anche se spesso sembra un’imposizione! È una lezione sulla libertà: la libertà di leggere, imparare, conoscere, capire, informarsi, e ancora comunicare, dimostrare i propri talenti e anche le proprie debolezze, a ragionare e a sbagliare, a sognare.